Capirlo, combatterlo, evitarlo.
La primavera è finalmente arrivata, il clima inizia a scaldarsi e diventa più piacevole usare abiti più stretti, scoprirci un po’ di più.
Magari abbiamo lavorato sodo per mantenere la nostra forma fisica nonostante il rigido inverno e le temperature che hanno ispirato decine di cioccolate calde, eppure…
È sempre lì. La pancia gonfia a fine giornata. Pronta a infastidire e a farci sentire poco in forma, come se il nostro impegno nell’allenamento non potesse mai bastare.
Perché succede?
Il gonfiore addominale è un disturbo reale, riconosciuto, e come tale va trattato.
Le cause possono essere molteplici, ma solitamente non si discostano da disturbi gastrointestinali o psicologici, quali ansia e stress.
Curare l’alimentazione
Potrebbe essere un clichè, ma non è così. Curare l’alimentazione è più difficile di quanto si creda, perché non lasciarsi tentare da un dolcissimo tortino caldo dopo l’insalata del pranzo non è così ovvio.
Su questo siamo tutti d’accordo, non è vero?
Purtroppo per noi, però, gli addominali si fanno a tavola. Non bisogna semplicemente fare attenzione a mangiare dolci, bere grandi quantità d’acqua.
Hai mai sentito parlare di FODMAP?
No? Parliamone!
Il termine FODMAP è un acronimo che comprende un gruppo di carboidrati quali fruttosio, lattosio, galattani, sorbitolo, mannitolo.
Queste sostanze faticano ad essere assimilate e assorbite nell’intestino, motivo per cui i batteri intestinali le fermentano, rilasciando la produzione di gas.
Tra gli alimenti che li comprendono, ricordiamo:
- Prodotti da forno e confezionati ( ricchi, oltretutto, di grassi saturi. Ahimé!)
- Bibite zuccherate
- Dolci
- Cipolla
- Aglio
- Carciofi
- Cavoli
- Funghi
Per cercare di ridurre la produzione di gas dovuta a una cattivo assorbimento di alcune carboidrati suggeriamo allora di non eccedere con alcune tipologie di alimenti.
Consigliamo, allora, di controllare il modo in cui combiniamo alcune pietanze. A volte, pur mangiando cibi sani, possiamo creare dei mix letali per il nostro flat belly!
E tu, conoscevi già il caso dei FODMAP?